La Cina è senza dubbio la culla di una delle più antiche civiltà sul pianeta. In ogni angolo della nazione gli archeologi hanno riportato alla luce artefatti risalenti a migliaia di anni fa su cui ancora si ci si interroga. In questo post degno del miglior Roberto Giacobbo, ci addentreremo in 5 dei luoghi più misteriosi che è possibile visitare in Cina. Molte volte ciò che stimola la nostra immaginazione e voglia di viaggiare è proprio il desiderio di visitare quei luoghi ancora avvolti nel mistero di cui si sa poco o nulla.. Ecco una piccolo spunto per coloro che stanno progettando la loro prossima vacanza alla scoperta dei misteri irrisolti della Cina!
Deserto del Taklamakan
È il più grande deserto della Cina (si deserto deserto! Con dune e quant’altro..con un’estensione pari all’intera Germania) ed è situato a nord ovest del paese. Si dice che il nome derivi dal persiano “il luogo del non ritorno“, ed e’ anche soprannominato “mare della morte“ (giusto per darvi un idea). Molti preziosi resti preistorici sono ancora sepolti nelle profondità del deserto di Taklamakan. Gli archeologi hanno soltanto iniziato a rivelare alcuni dei molti segreti che sono stati nascosti per migliaia di anni sotto le dune di questo mare di sabbia. I ritrovamenti più stupefacenti riguardano il ritrovamento di mummie del 2000 a.c. dall’aspetto caucasico, le cosiddette “mummie del Tarim”. Contatti fra l’estremo oriente ed occidente risalgono forse a ben prima di quanto pensassimo?
Grotta di Panxian
In cinese è chiamata Panxian Dadong, semplicemente “Grande Caverna di Panxian”. Questo sito archeologico e paleontologico è situato nei pressi di Guizhou (Cina meridionale). Ha un gigantesco portale di ingresso ed è profonda 220 metri. Il suolo della grotta è composto da quasi 20 metri di sedimenti fra i quali sono stati ritrovati resti di 40 specie di mammiferi, manufatti in pietra, denti umani e denti animali. Stiamo parlando di resti di più di 300 mila anni fa, comprendenti anche ossa di mammiferi enormi ormai estinti.
Antichi Specchi “Magici”
Questi antichi specchi “magici” iniziarono a comparire durante la dinastia Han, attorno al 200 a.c.. Gli specchi, interamente di bronzo, presentano una superficie liscia da un lato (usata appunto come specchio), ed una intarsiata con vari simboli. Quando la luce attraversa lo specchio, il lato intarsiato proiettata un motivo che in molti hanno tentato invano di decifrare. Nonostante del manoscritto contenente la descrizione e utilizzo di questi antichi specchi si siano perse le tracce più di 1200 anni fa (Record of Ancient Mirrors), gli specchi hanno sempre continuato a destare la curiosità delle antiche dinastie cinesi per centinaia di anni e sono ancora una grande attrazione per i turisti locali e stranieri. Questi antichi artefatti sono ormai disseminati per i più grandi musei del mondo (British Museum, Australian, ecc) ma è possibile ammirarne ancora allo Shanxi History Museum.
Grotte di Huashan
Altre grotte, questa volta nei pressi di Huashan (Anhui, Cina centrale). Ci sono 36 grotte che si trovano ai piedi della Collina dei Fiori. Le grotte si estendono per la bellezza di circa 5 chilometri lungo tutta la collina. Le pareti interne, interamente scavate dall’uomo, mostrano incisioni fatte a mano e disegni risalenti a più di 2000 anni fa. Non si trovano menzionate in nessun testo antico e per una qualche ragione vennero abbandonate. Un altro dato interessante è la pendenza delle grotte. Il piano inclinato delle pareti ha esattamente la stessa inclinazione della collina esterna. Niente di strano direte voi ma impresa non da poco per gli antichi dell’epoca. All’interno si possono osservare muri e soffitti cesellati, pilastri e scale di pietra scavate con precisione…eppure nessuno ancora sa per certo a cosa fossero adibite e per quale ragione siano state costruite e poi abbandonate. Gli archeologi ritengono che queste grotte fossero usate per la conservazione degli alimenti, come rifugi militari, o perfino per esecuzioni.
Manufatti e Piramidi della Cultura di Hongshan
Le popolazioni primordiali di Hongshan, cultura neolitica sviluppatasi nel nord-est della Cina circa 6500 anni fa, scomparvero lasciandoci in eredità molti manufatti fra cui misteriosi oggetti di giada e molteplici siti funerari. Le antiche popolazioni di Hongshan adoravano i draghi, come è possibile notare dei loro manufatti di giada, e molte delle statuine hanno un aspetto stranamente alieno. Ancora oggi per molti archeologi e studiosi è difficile capire da dove derivò la loro ispirazione. Realizzarono anche costruzioni piramidali e dimostrarono una rara maestria nella lavorazione della giada, tutto questo ben 2500 anni prima della nascita della prima dinastia cinese (Xia).
Ci vediamo alla prossima puntata di Voyager! 🙂