Non si può negare che l’aspetto delle popolazioni asiatiche e dei cinesi in particolare sia assolutamente unico. Hanno nella stragrande maggioranza capelli lisci, neri, occhi a mandorla, nasi piccoli e zigomi più larghi. Questi tratti fanno si che sia piuttosto semplice individuare un cinese in mezzo alla folla infernale di turisti a Venezia o Roma.
Ma perché i cinesi hanno gli occhi a mandorla mentre gli europei no?
Perché i cinesi hanno gli occhi a mandorla?
Ci sono molti diversi fattori che contribuiscono a questa particolare forma dell’occhio asiatico.
Il primo di questi fattori è la piega epicantica, una piega della pelle nella palpebra superiore che copre l’angolo interno dell’occhio.

La palpebra è ciò che definisce gli occhi asiatici. Può essere una palpebra singola, doppia oppure una palpebra bassa / incompleta.

Non è ancora chiaro il motivo per cui gli asiatici si siano evoluti in questo modo. La spiegazione classica è che si tratta di un adattamento alle regioni artiche in cui vivevano originariamente. Questa forma dell’occhio a mandorla serviva come da visiera contro il riflesso del sole, e anche per proteggere l’occhio contro il vento gelido.
Tuttavia questo non spiega il perché questo tratto somatico non sia scomparso quando gli asiatici si spostarono a sud verso aree con un clima più mite.
Inoltre, è bene sottolineare che la piega epicantica non è limitata agli asiatici. È presente anche in alcuni mediorientali, indiani d’America, nordafricani e, occasionalmente negli europei.
In definitiva gli individui i cui antenati vivevano in aree continentali hanno delle pieghe epicantine, mentre quelli i cui antenati vivevano nelle zone costiere di solito non hanno pieghe epicantine.
Le pieghe epicantiche spiegano anche il naso più piatto e più piccolo che gli asiatici solitamente presentano: le pieghe epicantiche infatti sono sempre associate a un ponte nasale più piatto.
Un altro fattore che dà agli asiatici i loro occhi tipici occhi a mandorla sono gli archi zigomatici proiettati in avanti, ossia archi ossei sul bordo esterno dell’orbita dell’occhio.
Una mutazione genetica?

Questi tratti somatici tipicamente asiatici potrebbero essere stati causati da una mutazione genetica avvenuta circa 30.000 anni fa.
Uno studio ha scoperto infatti che i tratti somatici degli asiatici sono da attribuire a una mutazione genetica di un gene noto come EDAR.
Sia gli africani che gli europei hanno questo gene, ma nella maggior parte degli asiatici una delle unità del DNA è mutata.
Da dove proviene la denominazione “occhi a mandorla”?
Ancora oggi ci riferiamo alla form degli occhi asiatici come “a mandorla” perché, a partire dal 1780, gli occidentali descrivevano le bellissime ed esotiche donne asiatiche con questa particolare locuzione. L’idea si diffuse perfino in letteratura come in “Disgraceful Persecution of a Boy” di Mark Twain e in altre pubblicazioni.
A molti asiatici non piace la forma “a mandorla” dei loro occhi
La cultura occidentale ha cambiato l’immagine della bellezza nel mondo asiatico.

Oggigiorno gli occhi grandi e tondi (con doppia palpebra) sono considerati i più belli in praticamente ogni nazione asiatica (in primis Corea, Vietnam, Thailandia, Cina e Giappone).
Ne ho la prova quotidianamente qui in Cina dove tutte le ragazze invidiano gli occhi degli occidentali.
Più gli occhi sono piccoli e sottili e più sono considerati brutti.
Tutte le future mamme cinesi sperano di avere figli con occhi grandi e rotondi!

Ovviamente non è sempre stato così: nell’antica Cina, erano assolutamente preferiti gli occhi a palpebra singola e a mandorla.

Alcuni asiatici credono anche che l’occhio a doppia palpebra dia un aspetto più energico e migliori le prospettive in ambito lavorativo. Un po’ come si direbbe da noi : “la bella presenza”.
La prima operazione chirurgica volta a conferire un aspetto a doppia palpebra fu eseguita nel XIX secolo da Mikamo, considerato il padre della chirurgia “occidentalizzante”.

La cosiddetta blefaroplastica , nota anche come chirurgia della doppia palpebra, sta diventando comune tra gli asiatici (sopratutto in Corea e Taiwan). È una chirurgia plastica che rimodella la pelle intorno agli occhi per creare una piega della palpebra e dare agli occhi un aspetto appunto a “doppia palpebra”.
Per gli asiatici che sono alla ricerca di una soluzione temporanea, ci sono anche delle specie di colle o impasti per le palpebre. Questi permettono agli asiatici di nascondere la piega epicantica senza rimuoverla chirurgicamente.
E voi piace di più l’occhio con singola o doppia palpebra?
Interessante, l’articolo mi chiarisce varie cose.
Contiene un’ imprecisione. La domanda sul perché il gene non sia sparito quando hanno finito di vivere nelle regioni fredde: semplice, i geni variano casualmente e non in risposta agli stimoli, poi sono premiati o bocciati dall’evoluzione. Quando le condizioni cambiano, il gene non viene cambiato di nuovo, salvo eventuale mutazione casuale.
Altrimenti i neri d’Africa emigrati in Europa diventerebbero bianchi, perderebbero tratti come il naso ed inizierebbero ad avere gli occhi azzurri. Come se fosse il territorio a “formare” i tratti somatici.
Invece ciò non accade per il motivo detto sopra.
Comunque per me gli occhi a mandorla sono più intriganti, per rispondere alla domanda.
Grazie per la dettagliatissima risposta !